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sabato 18 agosto 2012

Monti, la chiesa, la scuola e la Costituzione.

Cominciamo da qui:

Monti ... assicura che il governo "non farà mancare al settore delle scuole private, cui riconosce una essenziale funzione complementare rispetto a quella esercitata dalle scuole pubbliche, il necessario sostegno economico". E a ciò si provvederà, "compatibilmente con i limiti tracciati con i recenti interventi di revisione della spesa pubblica, con la legge di stabilità del prossimo autunno".




Letto? Ok. Potreste per cortesia rileggerlo una seconda volta? Non esprimete un giudizio personale, non ancora: rileggetelo e basta. Provate, dai. :-)



Fatto? Allora continuiamo da qui: 


Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.




Senza oneri per lo stato. Punto. La Costituzione, all'articolo 33, è semplice, netta. Tutti sono liberi di mettere su una scuola, ma lo Stato non deve metterci un centesimo. Non si fa. Non si deve. Lo dice la nostra legge fondamentale, e la nostra legge fondamentale può essere modificata NELLA legge, seguendo l'iter parlamentare di doppia lettura a maggioranza qualificata (i due terzi del parlamento. Non dei presenti in aula, sia chiaro: i due terzi di TUTTI gli eletti nei due rami del Parlamento. Altrimenti si va al referendum confermativo). Monti vuole - come tanti altri - regalare soldi pubblici alle scuole confessionali? Ma benissimo. Io non sono d'accordo, sia chiaro, ma se lo vuole fare lo faccia. Ma NEL rispetto della legge, e non facendo finta che la Costituzione, la legge suprema dello Stato, non esista.

Quindi che si sbrighi a presentare a suo nome (è senatore, no?) la richiesta di iniziare l'iter parlamentare per modificare la Costituzione. Lo faccia in fretta. Oppure si scusi e garantisca che non un centesimo dei soldi pubblici andrà ad istituti privati, e che non ci andrà perché è la Costituzione lo impone. Perché altrimenti un sacco di gente dovrebbe cominciare a credere che le leggi, tutte, si possano lecitamente non rispettare non incorrendo in alcuna sanzione, perché tanto così fanno tutti, a partire dal rispettatissimo presidente del consiglio dei ministri.

E non fa niente se quell'altro faceva più schifo. Questo, pur non adornandosi di puttane, mafiosi e lavatitoli vari, e quindi facendo oggettivamente meno schifo di quell'altro, essendo quantomeno una persona rispettabile, purtroppo mostra di condividere con l'altro (e anche con D'Alema il Bombardatore, intendiamoci) il disprezzo totale per la legge fondamentale dello Stato che è chiamato a governare.

Quanto a me, schifo a parte per certi grandi uomini così piccoli (o così spudoratamente in malafede): che speranza ho di contestare una multa sostenendo che il codice della strada sia in fondo solo un libretto di carta con delle parole stampigliate tanto tempo fa, ormai non più al passo con la tecnologia dei mezzi di trasporto, e che quindi violarlo sia comportamento così diffuso che sarebbe ingiusto e discriminatorio punire soltanto me?

venerdì 16 marzo 2012

Padroni a Cosa Nostra.

L'ammissione del leghista. "Ero consapevole del fatto che un terzo dei profitti sarebbero andati alla Lega". Così l'ex esponente locale leghista Marco Paoletti - indagato e interrogato il 21 ottobre scorso dai pm milanesi - racconta nel verbale, depositato al Riesame, quanti soldi delle presunte tangenti per progetti immobiliari, nell'hinterland milanese, sarebbero andati "in quota Lega".


http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/03/16/news/tangenti_lombarde_parla_l_indagato_tangenti_divise_fra_pdl_e_lega_nord-31663700/


Ebbravi legaioli. Continuate pure a ruttare "padania libera" mentre questi vi inculano a secco, forza.

venerdì 2 marzo 2012

Un' (altra) serata all'ARCI

Questa sera suono all'ARCI Cicco Simonetta, via Cicco Simonetta, zona Navigli, a Milano. Comincio alle 22 e termino alle 22.30, butto lì il meglio e il peggio della mia produzione idiot-style acustica (perché scrivo anche canzoni profonde e piene di poesia, ma quelle riesce ad ascoltarle giusto il mio cane. E solo perché la costringo a farlo). Apro la serata per gli Albergo Roma. Cioè, più o meno suono mentre loro finiscono tipo tutto il vino rosso.

Ingresso con tessera ARCI 5 euri.




mercoledì 29 febbraio 2012

Poveri tangentari.

Mi ha francamente fatto morire dal ridere la storia del tangentaro Pennisi, ex presidente della commissione urbanistica di Milano, arrestato in flagranza di reato nel febbraio del 2010 per aver imposto una mazzetta da diecimila euro (quando è stato arrestato cinquemila erano arrotolati in un pacchetto di sigarette, incredibile la fantasia) ad un costruttore bresciano per "sbloccare" una pratica edilizia.

Il tangentaro Pennisi, pentitosi dopo essere finito in galera (i pentimenti sono sempre tardivi e mai spontanei, in questi casi) oggi si lamenta perché la corte dei conti della Lombardia lo ha condannato a risarcire l'amministrazione di Milano con 50.000 euro, per danno d'immagine. Troppi soldi, sostiene il povero tangentaro (che ha patteggiato la pena e ora sta agli arresti domiciliari) pentito. "Non trovo giusto", singhiozza il concussore, "che su un mio errore (Sic!) lo stato di diritto risponda con un'ingiustizia".

Commovente. Io ricordo che a volte ho commesso piccoli errori, e sono stato condannato a pagare somme enormi. Una volta avevo le lucine della targa bruciate, e non me ne ero accorto. Una lampadina costa sì e no due euro, eppure io di multa ne ho dovuti pagare settanta e rotti. Un'altra volta ho svoltato a sinistra, e non mi ero accorto che c'era un divieto di svolta a sinistra: bloccato nell'atto di svoltare da un vigile (che era lì, lo avevo visto: non avevo visto il divieto, ma avevo visto il vigile), multato a sangue sul posto. L'errore peggiore l'ho fatto quando sono andato a Milano usando l'auto di mia madre (la mia era ko) senza prima controllare il libretto, e non mi sono accorto che la revisione era scaduta da una dozzina di giorni. Multe come se grandinasse, importi enormi per errori che tutto sommato non avevano causato nessuna conseguenza. Ma tant'è: ho pagato. Le multe sono multe, si ricevono e si pagano. Anche se sei in buona fede, quando commetti un errore, stai zitto e paghi.

La faccenda del povero pentito tangentaro Pennisi, invece, non poggia su di un tragico errore. Pennisi ha imposto una tangente per "sbloccare" una pratica che, altrimenti, da presidente della commissione edilizia del comune di Milano avrebbe potuto non "sbloccare". Ha estorto dei soldi ad un costruttore (che lo ha denunciato) sfruttando la sua carica pubblica e la sua influenza politica. Cosa un po'diversa dal commettere un errore: ha commesso un crimine.

Ora il povero Pennisi si domanda sgomento come potrà pagare quei cinquantamila euro, che sostiene di non avere. "Io quei soldi non li ho", dice. "Se devo vendere la casa o ipotecarla lo dicano", piagnucola.

Ecco, Pennisi: buona idea. Vendi la tua casa. Ipotecala. Prostituisciti. Fai quel cazzo che vuoi, ma paga.

venerdì 24 febbraio 2012

Il rogo dei libri "sacri".

Rogo del corano, 12 morti, oggi, in Afghanistan. 15 morti ieri. Per ora, in totale, VENTISETTE MORTI. Non ho capito: ma era l'ultima copia del Corano esistente al mondo, quella? Devo pareggiare bruciando una bibbia, così quelli si calmano? Lo faccio, la getto nella stufa a pellets e salvo qualche vita, checcazzo. Tizi che vi state sbudellando, mi sentite? Oh, mi sentite? Basta sbudellarvi, dai. Brucio una fottuta bibbia, ok? Mi sentite? Sto bruciando una fottuta bibbia, vendetta è stata consumata, potete continuare a vivere, su. 



Non vi basta? Butto nella stufa anche due crocifissi, tre madonne piangenti, un quadro di padre Pio e una emorroide mummificata di San Fiacrio, protettore dei sofferenti per le emorroidi (non è una battuta, esiste davvero. Reciti formule magiche rituali, e il cadavere polverizzato di un uomo morto nel SEICENTOSETTANTA dopo Cristo le ascolterà e ti farà passare le emorroidi. Come rimedio empirico penso sia meglio smettere di mangiare piccante, ma non voglio darvi consigli blasfemi). 

Ancora non vi basta? E allora sbudellatevi, che dirvi. Straziatevi. Sanguinate, avanti. Fate divertire il vostro sadico dio, forza!


E pensare che quando il mio cane mi mangia i libri io la sgrido e basta.
Ed io per lei sono dio, non so se vi è chiara la cosa.

lunedì 13 febbraio 2012

I limiti della ricerca

Post originale del maggio 2005.



Esistono due tipi di ricerca: quella che porta al risultato che il ricercatore voleva raggiungere e quella che non porta al risultato che il ricercatore voleva raggiungere. La prima viene vissuta come vittoria, la seconda come sconfitta. Non si tiene quasi mai conto del fatto che se non esistesse la seconda, la cosiddetta ricerca grigia, non avremmo documentazione degli errori e dei fallimenti, che quindi rischierebbero d'essere ripetuti da altri ricercatori. Ergo, la ricerca grigia è importante quanto la ricerca che 
ha successo, e sarebbe giusto riconoscerle i suoi meriti.



Tutto questo come necessario preambolo per dire che praticamente tutti sostenevano che la mia ricerca fosse inutile e crudele.

"Andiamo, nessun criceto può sopravvivere se gettato da sessanta metri d'altezza sul cemento!", mi dicevano tutti.

Facile dirlo. Oggi, dopo un anno di esperimenti e 723 criceti, posso dire che loro avevano ragione.

Ma io l'ho dimostrato.

La ballata dell'astensionista (rimango a casa a fare un cazzo)

Scritta d'impeto il giorno delle elezioni provinciali del 2010, registrata in casa con due microfoni, un mixerino, una scheda audio esterna e un pc da due soldi.




Attenzione: questa canzone contiene alcune parole volgari e parla di cose sporche tipo la politica e i politici.

Incomunicabilità

Post originale del 18 marzo 2010

(Nota: questo non è un racconto. O meglio: è un racconto, ma è scritto sotto forma di sceneggiatura per un corto. Uno di quei corti che, volendo, si potrebbero girare con una sola videocamerina da due soldi. Se avete voglia di passare un pomeriggio atipico fatevi sentire, ci beviamo tre birre a testa e cerchiamo di girarlo insieme. :-) L'ho scritto dopo aver riletto il racconto (ops!: la sceneggiatura) di King "Spiacente, è il numero giusto": ecco, la sceneggiatura mi è sembrata un modo simpatico per mettere giù qualcosa che mi girava in testa da un po', a riguardo di quanto sia difficile capire cosa intenda dirti una persona che non può parlare. Sull'incomunicabilità in rianimazione vi consiglio di leggere il - terrificante ma splendido - romanzo di Marco Venturino "Cosa sognano i pesci rossi". Per capirci, quella zona della rianimazione in cui si svolge la vicenda scritta qui di seguito viene chiamata "l'acquario". Perché ci stanno i "pesci rossi": quelli che muovono le labbra, ma non producono alcun suono. Buona lettura. A.)

INCOMUNICABILITA'
(16 marzo 2010)


PERSONAGGI:

MARCO: IL PAZIENTE (SOLO VOCE FUORI CAMPO)
INFERMIERE
DOC
SONIA, INFERMIERA DONNA (SOLO VOCE FUORI CAMPO)
MEDICO DONNA
INFERMIERA DONNA



ATTO UNICO



APERTURA IN NERO. PROGRESSIVO AUMENTO DELLA LUCE. MESSA A FUOCO PARZIALE SULLA RIPRESA IN SOGGETTIVA, DAL PUNTO DI VISTA DEL PAZIENTE, DI UN REPARTO DI RIANIMAZIONE, LUCI A GIORNO.

RUMORE, SFONDO: POMPA INFUSIONE, ALLARME GIALLO DI UN MONITOR.

MARCO
La prima cosa che penso è che ho freddo. La seconda è che devo avere addosso una coperta che soffia aria calda. La terza è che sento qualcosa in gola. La quarta, che sento male ovunque. Non forte, ma male ovunque. Di più al petto. La quinta cosa che penso è che il dolore non è tantissimo, però. Temevo peggio. Sono un cagasotto, che volete?
La sesta cosa che penso è che ho prurito al piede sinistro, sul dorso. Di quei pruriti che ti viene voglia di grattarti, e se non puoi grattarti ti viene ancora più prurito, e ancora più voglia di grattarti.
Mi viene da ridere.
Sono appena stato operato al cuore, ma questo pensiero arriva solo settimo. Battuto dal prurito sul filo di lana.


MIGLIORA LA MESSA A FUOCO, QUASI COMPLETA.


MARCO
Poi mi viene da tossire, ma non ci riesco.


SOBBALZI

ALLARME RESPIRATORE.

UN INFERMIERE SI AVVICINA ALLA SINISTRA DEL MALATO. PROSEGUONO I SOBBALZI. L'INFERMIERE SI AVVICINA AL VOLTO DEL MALATO, PRENDE UNA GARZA, GLI DETERGE GLI OCCHI TOGLIENDO LA POMATA PROTETTIVA. MESSA A FUOCO COMPLETA. DA' UN'OCCHIATA ALLA PROPRIA DESTRA, TACITA L'ALLARME DEL RESPIRATORE.


INFERMIERE, TONO RASSICURANTE

Si lasci dare l'aria, Marco. E' collegato ad una macchina che l'aiuta a respirare. Mi ha capito? Il tubo che sente in bocca le sta dando l'aria. Se la lasci dare. Non cerchi di respirare contro il lavoro della macchina. E non cerchi di parlare. Mi ha capito? Mi stringa la mano se ha capito.


DOC, VOCE FUORI CAMPO

E' sveglio?


INFERMIERE

Si sta svegliando.


DOC, VOCE FUORI CAMPO

Dagli un quarto d'ora, poi fagli un' EGA. Aveva i lattati un po' così.


INFERMIERE, TRAFFICANDO CON UNA SERIE DI CAVI, DEFLUSSORI E TUBI DI DRENAGGIO

Ok. Senti, è un po' iperteso...


DOC, VOCE FUORI CAMPO

Magari è perché ha tossito. Dagli qualche minuto, nel caso gli aumenti di un pelo il Sodio-Nitro.


INFERMIERE, RIVOLTO AL MALATO

Ok, nel caso lo aumentiamo di un pelo. Marco, mi sente? Stringa la mano se mi sente.


MARCO

Certo che ti sento, idiota. Ti sto guardando.


INFERMIERE

Marco, mi stringe la mano? Mi sente?


MARCO

Ah, già: la mano. Ecco, ti stringo la mano. Cazzo, mi fa male il polso.


INFERMIERE

Bene, Marco, mi ascolti: è ricoverato in ospedale. Questo se lo ricorda?


MARCO

Vaccaeva, se me lo ricordo. Ah, già: stringere la mano. Ma questo cazzo di prurito che non se ne va?


INFERMIERE

Ottimo. E' stato operato stamattina, Marco. L'intervento è andato bene. Adesso sono le sette di sera.


MARCO

Le sette di sera? Davvero ho dormito così tanto? Sono entrato in camera operatoria alle nove di mattina, e...


ALLARME RESPIRATORE


INFERMIERE, CONTROLLANDO IL RESPIRATORE, TACITANDO L'ALLARME E TORNANDO A GUARDARE IL MALATO

Non cerchi di parlare, Marco. Finché teniamo il tubo non può parlare. Lo toglieremo fra non molto, non si preoccupi. Lei si lasci dare l'aria, ok?


MARCO

Ok, ok, ti stringo la mano, me la lascio dare, l'aria.


INFERMIERE

Sente dolore da qualche parte?


MARCO, FACENDO DI NO CON LA TESTA

No, poco, un po' al petto, prima quando ho tossito mi ha fatto più male, ma adesso va meglio. Piuttosto ho questo prurito al piede che...


INFERMIERE, METTENDOGLI UNA MANO SUL GINOCCHIO SINISTRO

Non muova la gamba, Marco. Non può muovere la gamba, mi ha capito? Può muovere un po' il braccio destro, ma tutto il resto me lo deve tenere fermo, ok?


MARCO, MUOVENDO IL BRACCIO DESTRO E INDICANDO VAGAMENTE IL FONDO DEL LETTO

Va bene, va bene, ma c'è questo prurito tremendo al piede che mi sta facendo impazzire, e...


INFERMIERE, GUARDANDO UNA MACCHINA BIANCA AGGANCIATA AL BORDO DEL LETTO

Quella che mi sta indicando è la macchina che soffia aria calda nel letto. E' uscito dalla camera operatoria bello fresco, la stiamo scaldando pian piano. Fra non molto spegneremo il riscaldamento, la sua temperatura vescicale è buona.


MARCO, SCUOTENDO LA TESTA E INDICANDO ANCORA CON LA MANO DESTRA

No, no, non me ne frega un cazzo di quella macchina lì. E non voglio nemmeno sapere come cavolo facciate a prendermi la temperatura della vescica. Mi sa che ho un tubo anche lì. E' che ho prurito al piede, capito? Piede.


ALLARME, LO STESSO DI PRIMA


INFERMIERE, GIRANDOSI A TACITARE L'ALLARME

Marco, non mastichi il tubo. Non cerchi di parlare. Si lasci dare l'aria, forza.


DOC, VOCE FUORI CAMPO

Tutto bene?


INFERMIERE

Mastica un po'. Ma è perché cerca di parlare.


MARCO, ALZANDO LA MANO DESTRA A PALMO APERTO

Ok, ok, non parlo più e mi lascio dare l'aria. Ma adesso guardami un attimo, che c'è questo prurito sul dorso del piede che sta continuando ad aumentare. Possibile che non vi insegnino che uno può avere prurito, cazzo? Come faccio a farti capire che mi devi grattare il piede?


INFERMIERE

Non capisco, Marco. Devo aspettare? La macchina? Troppo caldo? Devo spegnere l'aria calda?


MARCO, SCUOTENDO LA TESTA

No, no, l'aria calda non c'entra niente. Anzi, ho freddo, l'aria calda va bene, va benissimo, ma...


INFERMIERE

Mi indichi con la mano destra dove è il problema, Marco.


MARCO, INDICANDO LA GAMBA SINISTRA E PUNTANDO CON L'INDICE VERSO IL PIEDE

Prurito, cazzo, prurito. Un prurito della madonna. Un prurito che continua ad aumentare, ok? Lì, su quel maledetto piede sinistro. Mi viene voglia di tagliarlo, altro che grattarmi e basta.


INFERMIERE

Deve tenere assolutamente ferma la gamba sinistra, Marco. E' contropulsato. C'è un catetere che le entra nella femorale sinistra, nell'arteria, e arriva su in alto, nell'aorta. Si gonfia ritmicamente come un palloncino e dà una mano al suo cuore a pompare il sangue. Aumenta la spinta al sangue e permette al suo cuore di fare meno fatica, mi ha capito? Muovere la gamba è pericoloso. Deve tenermela assolutamente ferma, ok?


MARCO, FACENDO UN GESTO VAGO CON LA MANO DESTRA

Ok, non me ne frega un cazzo. Cioè, sono terrorizzato, un palloncino nel cuore o dove cazzo non è mica roba da poco, ma non è questo il problema, il problema non è il cuore, il problema è il piede, che continua a prudermi e a prudermi...


INFERMIERE

Marco, mi ha capito? Mi stringa la mano se ha capito.


MARCO

Ok, la mano, la mano, cazzo. Eccoti stretta quella cazzo di mano. Ma possibile che tu sia così ottuso? Il piede! Il piede!


INFERMIERE, GUARDANDO IL MONITOR.

Doc, si sta ipertendendo.


DOC, VOCE FUORI CAMPO

Lo vedo. Senti, portagli il Sodio-Nitro a tre gamma, vedi un po' come va.


INFERMIERE, SPOSTANDOSI SULLA DESTRA DEL MALATO E ARMEGGIANDO CON UNA POMPA SIRINGA

Doc, è un po' agitato. Forse l'ipertensione...


DOC, VOCE FUORI CAMPO

Vediamo. Intento gli rifai gli zeri, così vediamo se quella pressione è reale? La curva è buona, per carità, ma...


INFERMIERE, FACENDO SPALLUCCE E TORNANDO ALLA SINSITRA DEL MALATO

Ok, gli rifaccio gli zeri.


INFERMIERE, TOCCANDO IL MONITOR

Tra l'altro è un po'vuotino, Doc. PVC a terra, ma la diuresi è buona.


DOC, VOCE FUORI CAMPO

Se dopo gli zeri rimane uguale teniamolo così. Se scende fagli un Voluven. Meglio comunque un po' vuoto piuttosto che troppo pieno.


MARCO

Ma di che cosa cazzo state parlando? Pieno? Vuoto? Volete darmi retta? Io ho prurito al piede! Solo prurito al piede. Sto benissimo, ma ho un cazzo di prurito al piede! Al piede! A quel piede!


ALLARME MONITOR, DIVERSO DA QUELLO DI PRIMA


INFERMIERE, AD ALTA VOCE RIVOLTO VERSO IL RESTO DEL REPARTO

Sono io, sto facendo gli zeri!


SONIA, VOCE FUORI CAMPO

Togli gli allarmi quando fai gli zeri, cazzo. Mi hai fatto saltare.


INFERMIERE, INARCANDO UN SOPRACCIGLIO E TACITANDO GLI ALLARMI

Sì, lo so, ho questo potere innato con le donne, io: le faccio saltare. E risaltare. E risaltare ancora. E...


SONIA, VOCE FUORI CAMPO

Piantala o ti spezzo le ossa.


INFERMIERE, GUARDANDO IL MALATO

Ti voglio bene anche io, Maciste.


DOC, VOCE FUORI CAMPO

Io non ho intenzione di presenziare al vostro matrimonio, sappiatelo: obiezione di coscienza.


SONIA, VOCE FUORI CAMPO

Doc, piuttosto muoio zitella.


INFERMIERE, ARMEGGIANDO CON TRASDUTTORI E MONITOR

Direi che sei già sulla buona strada, no?


SONIA, VOCE FUORI CAMPO

Vaffanculo.


DOC, VOCE FUORI CAMPO

(ride)


MARCO

Oh, Gesù Cristo! Volete piantarla di farvi il filo e cominciare a darmi retta un attimo? C'è questo prurito che... Cazzo. Magari sfregando piano piano il piede contro le lenzuola... Ecco. Appena appena, ma meglio di niente... Ahhh... Ma tu guarda questo cazzo di prurito che... Con tutto quello che ho passato... L'infarto, la coronarografia, l'intervento d'urgenza, e adesso... Proprio un prurito idiota. Ecco, muovo il piede. Magari riesco a grattarmelo con l'altro piede, ecco. Lo avvicino pian piano. Li fotto, li fotto. Non se ne accorgono...


INFERMIERE

Doc, pressione invariata, PVC idem.


DOC, VOCE FUORI CAMPO

Ok, lasciagli il Sodio-Nitro a tre gamma. Poi vediamo.


INFERMIERE, BORBOTTANDO A MEZZA VOCE

Un bell'aumento cosmetico di Sodio-Nitro. Un atto eroico.


SI VOLTA A GUARDARE IL MALATO.

Eh, no, cavolo. Dai, Marco. Deve stare fermo. Le ho spiegato che non deve muovere la gamba. E' importante. Non la muova. C'è il contropulsatore, gliel'ho già spiegato. Ecco (POGGIA UNA MANO SUL GINOCCHIO DEL MALATO), per favore, stia fermo.


MARCO, ALZANDO TUTTE E DUE LE MANI, INDICANDO I PIEDI E POI SFREGANDO LE MANI DORSO CONTRO DORSO

Stavo solo grattandomi, hai visto, no? Mi stavo grattando, grattando il piede, che mi dà un prurito terribile e...


INFERMIERE, AFFERRANDO LE MANI DEL MALATO E RIPONENDOLE DELICATAMENTE LUNGO I FIANChI

No, Marco, per favore... Non muova la mano sinistra, c'è l'arteria incannulata su quel polso... Se muove la mano registriamo una pressione sbagliata. E poi c'è il rischio che si sposizioni, è una cosa delicata, se si scannula l'arteria non finisce più di sanguinare. Tenga ferma la mano, ok? La deve tenere ferma.


MARCO, GESTICOLANDO CON LA MANO DESTRA

Un'altra arteria? Ma cazzo, ma non mi avete già messo un catetere in un'arteria della gamba? Pure l'arteria del polso? Ma che fate, vi divertite a riempire di tubi la gente? Perché due, non ve ne bastava una? E comunque se cerchi di capire quello che ti voglio dire me ne sto buono. Giuro. Tu mi gratti il piede e io me ne sto buono e fermo, non mastico il tubo e non muovo le mani e le gambe, ma tu grattami, ti prego! Grattami, che sto impazzendo!


INFERMIERE, OSSERVANDOLO, RIVOLGENDOSI A DOC

Doc, mi sa che ha dolore. Fa la faccia sofferente.


DOC COMPARE ALLA DESTRA DEL MALATO. LO GUARDA.

Eh, un po' sofferente, sì. Marco? Sono il dottor Rimbaldi, il cardioanestesita. (RIVOLTO ALL'INFERMIERE) Diamogli un'occhiata, su.


SCOPRONO IL MALATO. L'INQUADRATURA SI ABBASSA A MOSTRARE UN TORACE CON UNA MEDICAZIONE LUNGO LO STERNO E DUE TUBI DI DRENAGGIO CHE SPUNTANO DA ALTRE DUE MEDICAZIONI APPENA OLTRE IL PROCESSO XIFOIDEO. AI LATI DEI DUE TUBI ALTRE DUE MEDICAZIONI PIU' PICCOLE, DALLE QUALI SPUNTANO DEI FILI PERICARDICI VERDI ARROTOLATI E TENUTI FERMI DA UN CEROTTO.


DOC, RIVOLTO AL MALATO

E' normale che questi le facciano un po'male (TOCCA I DRENAGGI. LI OSSERVA. SI RIVOLGE ALL'INFERMIERE) Quanto drenano?


INFERMIERE, CHINANDOSI A CONTROLLARE

Come prima, invariato. Duecento il primo, contottanta il secondo.


DOC

Prova a dargli una mungitura.


MARCO

Una mungitura? Ma come cazzo parlate? Come si fa a mungere un tubo?


DOC

Marco, questo potrebbe farle sentire un po' di male, non si preoccupi. Domani li toglieremo, e il dolore diminuirà di molto. Ora...


INFERMIERE PRENDE IL MUNGITUBO, SI METTE A MUNGERE


MARCO

Ahia! Ahia! Fa male, cazzo se fa male, brutti bastardi figli di puttana...


DOC

Mungerli è necessario per evitare che dei coaguli possano bloccarli e che del sangue possa eventualmente raccogliersi senza poter essere drenato. Lo so, è scomodo ma...


MARCO

Scomodo? Scomodo? Ma lo farei provare a te, cazzo, poi voglio vedere se lo descriveresti come una cosa “scomoda”, bastardo. Fa un male della madonna, stronzo!


ALLARME MONITOR


INFERMIERE, METTENDO VIA IL MUNGITUBO E TACITANDO L'ALLARME

Centosessanta novanta.


DOC

E' il dolore. (SI RIVOLGE AL MALATO) Non si preoccupi, ora le passa.


MARCO

'Fanculo, cazzo. Tanto l'ho sentito io, mica te. Stronzi.


INFERMIERE

Drenaggi pervi.


DOC

Bene. Senti, fagli cinque milligrammi di morfina in muscolo, mi sembra comunque sofferente.


INFERMIERE, INARCANDO UN SOPRACCIGLIO

Cinque?


DOC

Ma sì, fai dieci, tanto è ventilato.


INFERMIERE SI ALLONTANA DAL CAMPO VISIVO. DOC RIMANE ACCANTO AL MALATO.

Allora, Marco. Sentivo prima che Carlo, l'infermiere, le stava spiegando perché è necessario che rimanga fermo. Allora: ha un sacco di tubi, tubicini e fili attaccati, ok? Non vogliamo che si stacchi niente.


MARCO, MUOVENDO LA MANO DESTRA

Sì, lo so, ma come ve lo devo dire? Come faccio? Non posso scrivervelo da qualche parte? Non è il dolore, quello è a posto. E' il prurito. Prurito. Pru-ri-to.


DOC

Marco... Non mastichi il tubo, per favore. Si lasci dare l'aria.


MARCO, MUOVENDO LA MANO SUL PROPRIO CORPO.

Me la lascio dare, questa cazzo di aria! Io ho prurito al piede. Il piede! Quello!


DOC

Stia calmo, Marco. Allora, mi ascolti: in questo momento lei ha un contropulsatore con ingresso in arteria femorale sinistra, e quindi è fondamentale che lei non muova la gamba sinistra. L'arteria radiale sinistra, invece, è incannulata per vedere come va la pressione. Quindi non può muovere il braccio sinistro. E' importante, mi segue? Poi ha un catetere in vescica, che le tira via l'urina. E quello non lo deve toccare, né afferrare, e men che meno tirarlo: si farebbe male, quindi non lo sfiori nemmeno. Poi c'è qui, in succlavia destra, un catetere venoso centrale, e anche questo è molto delicato, arriva fino quasi dentro l'atrio destro del cuore. E' delicato e non lo deve toccare. Sul petto ha la ferita chirurgica, che è quella che le fa male. E anche quella non la deve assolutamente toccare. Così come i due drenaggi e i fili pericardici che abbiamo lasciato fuori per stimolarle il cuore nel caso in cui dovesse essere necessario, ma adesso non è necessario: il suo cuore viaggia alla grande e lei sta bene, ok? Va tutto bene e deve stare tranquillo, è la cosa migliore. Toglieremo tutto nel giro di qualche tempo, ma lei per intanto non deve toccare niente, chiaro?


MARCO

Io ho prurito al piede. Prurito al piede! PIE – DE! PRU – RI – TO!


INFERMIERE RIAPPARE ALLA SINISTRA DEL MALATO, SIRINGA DA DUE E CINQUE IN MANO.

Marco, non mastichi il tubo. Le faccio una iniezione sul braccio per il dolore. Sentirà pungere. Vado.


ALLARME RESPIRATORE


DOC

Non mastichi il tubo, Marco. Stia calmo, su. Adesso il dolore glielo facciamo passare.


MARCO

Vaffanculo a te e al dolore, io sto impazzendo dal prurito! Che qualcuno mi gratti il piede, cazzo! Grattatemi il cazzo di piede! Grattatemelo!


INFERMIERE

Doc, si sta agitando.


DOC

Sì. Forse sarebbe stato meglio lasciarlo ancora un po' in sedazione.


INFERMIERE

Io la morfina gliel'ho fatta, Doc. Tu ricordati di scriverla.


DOC

E quando mai non la scrivo?


MARCO

Volete guardare in faccia me per un attimo, brutti stronzi? Sto cercando di farvi capire che ho un maledetto prurito al piede che mi sta rovinando la vita!


INFERMIERE, TONO FACETO

Sempre, se non ti si corre dietro per ricordartelo.


DOC (RIDE)

Faccio così per vedere se sei attento.


MARCO

Ma da dove cazzo siete usciti? Dall'asilo? Ma vi pare il modo di fare? Io ho prurito al piede! Guardatemi! Cagatemi! Grattatemi! Grattatemi! Grattatemi! Grattatemi adesso, vi prego, grattatemi!


INFERMIERE

Facciamo che ogni volta che non me la scrivi poi paghi pegno. Mi offri un caffè.


DOC (RIDE, FACENDO PER ANDARSENE)

Ok, vado a segnartela.


MARCO

Grattatemi! Grattatemi, sto impazzendo, grattatemi! Se non mi grattate voi mi gratto io, cazzo, giuro che mi gratto io!


ALLARME MONITOR


INFERMIERE

Cetosettanta cento, Doc.


DOC

Uffa. Porta il Sodio – Nitro a quattro gamma.


INFERMIERE

L'hai lì alla tua sinistra. Lo fai tu, per favore? Mi sembra che si stia agitando e...


MARCO

Vaffanculo, io mi gratto il mio cazzo di piede, e me lo gratto adesso. Con le mani, come fanno le persone normali! Io DEVO grattarmi il piede. DEVO.


MARCO CERCA DI METTERSI SEDUTO. VISIONE IN PROSPETTIVA SOGGETTIVA CAMBIA DI CONSEGUENZA.


INFERMIERE, CERCANDO DI RIMETTERLO SDRAIATO

No, Marco, no! Cosa fa? Cosa sta facendo?! Si rimetta sdraiato, è pericoloso!


MARCO, GESTICOLANDO

Un attimo, solo un attimo, devo solo grattarmi il piede! Devo grattarmi soltanto il piede! Pochi secondi e poi torno giù, fammi piegare la gamba un secondo e mi gratto il cazzo di piede, cinque secondi e...


ALLARME MONITOR

ALLARME RESPIRATORE

ALLARME CONTROPULSATORE


DOC

Cazzo, mettilo giù! Mettilo giù. Tienilo fermo!


ALLARME MONITOR

ALLARME RESPIRATORE


DOC (CERCANDO CON INFERMIERE DI TENERE SDRAIATO IL MALATO)

Sonia! Sonia! Sedalo, fagli ripartire il Diprivan!


MARCO

Lasciatemi! Lasciatemi, cazzo! Non sono pazzo! Voglio solo grattarmi il piede! Il prurito è insopportabile! Insopportabile! FATEMI GRATTARE IL PIEDE!


SONIA, VOCE FUORI CAMPO

A quanto, Leo?


ALLARME RESPIRATORE


INFERMIERE

Guarda che ha ancora in memoria le impostazioni di prima. Falla ripartire e via.


ALLARME MONITOR


VOCE FUORI CAMPO, SONIA

Non l'ho chiesto a te, l'ho chiesto a lui.


ALLARME CONTROPULSATORE


MARCO

Fatemi grattare il mio cazzo di piede, bastardi stronzi idioti coglioni! Il PIEEEEEEDEEEE! Quello lì, il mio cazzo di piede sinistro DIO MIO che PRURITO INSOPPORTABILEEEE...


DOC

Falla ripartire com'era e basta, Sonia. Marco, stia giù! Stia buono e stia giù! Non pieghi la gamba sinistra! NON LO FACCIA!


INFERMIERE, A SONIA, CERCANDO DI TENERE FERMA LA GAMBA DEL MALATO

Io te lo avevo detto.


ARRIVANO ALTRI DUE, MEDICO DONNA E INFERMIERA, A PASSO DI CORSA.


MEDICO DONNA, PIAZZANDOSI ALLA DESTRA DEL MALATO E TENENDOGLI FERMA LA GAMBA

Che c'è?


VOCE FUORI CAMPO, SONIA

Vaffanculo.


MEDICO DONNA, FACENDO LA FACCIA OFFESA

A me?


ALLARME MONITOR, ALLARME CONTROPULSATORE, ALLARME RESPIRATORE


VOCE FUORI CAMPO, SONIA

No, a lui. Di questo passo non lo sposo mica.


DOC

E piantatela, Cristo santo! Sonia, la pompa sta andado? Ok.
 
ALLARMI, PROGRESSIVAMENTE TACITATI.

SILENZIO.


MARCO, OSSEVANDO LE QUATTRO PERSONE CHE LO TENGONO FERMO A LETTO. RALLENTATO. PROGRESSIVA MESSA FUORI FUOCO DELLA SCENA.

Vaffanculo a voi e al prurito. Io ho solo prurito. Solo prurito. Che adesso non sento più perché ho sonno tanto sonno. Prurito, era solo il prurito. Scusate.


DOC, RIVOLTO A INFERMIERE, ANDANDOSENE.

Fagli subito quell' EGA. E teniamolo sedato. Ci penseranno stanotte a svegliarlo.


INFERMIERE

Ok. Tu segna la morfina!


MEDICO DONNA, VOCE DISTANTE

Ma cosa ha avuto?


INFERMIERE, VOCE DISTANTE. ULTERIORE PERDITA DI MESSA A FUOCO.

Salcazzo. Dolore. S'è agitato. Probabilmente era ancora disorientato. Certo non era una cazzata.


MARCO, VOCE DA RALLENTATA A MOLTO RALLENTATA

Mica era una cazzata, stronzo.
Era prurito.
Un prurito della Madonna.
Idiota.

DISSOLVENZA IN NERO.

E' sempre il vecchio blog.

Il mio blog su splinder è stato tipo inghiottito nel nulla all'inizio del mese di febbraio 2012. Lo tenevo dal 2003, i post erano ormai davvero centinaia. Insomma, quando ho saputo che tutti quei ricordi si sarebbero persi nel tempo, come sputi nella pioggia, ho tirato qualche sacrosanta bestemmia.
Così, dopo aver inutilmente tentato di esportare l'intero blog, e dopo aver elargito alle orecchie dei vicini imprecazioni varie, ho salvato tutto il blog, l'ho riletto a smozzichi e bocconi, e ho deciso che alcune cose volevo proprio recuperarle, e quindi le riposterò qui.
E che in fondo mi andava l'idea di continuare a scrivere, di tanto in tanto. Non perché ci tenga così tanto ad essere letto. Mi piace l'idea di potermi rileggere fra cinque o sei anni, tutto qui.
Continuerò a scrivere come ho fatto nei nove anni su splinder: quando ne ho voglia, se ne ho voglia, se ne vale la pena.

Questo non è un nuovo blog.

Questo è sempre il vecchio blog.